Rakia, la bevanda alcolica bulgara: storia e caratteristiche

Ecco per te un approfondimento sulla Rakia disponibili in Bulgaria e che puoi trovare a Sofia durante la tua vacanza.

Ecco cosa troverai:


Chi vuole intraprendere un bel viaggio nei Balcani sappia fin da ora che a fine pasto o come  aperitivo si usa offrire un bicchierino di Rakia. È un distillato tradizionale di questi luoghi ed è considerata la bevanda nazionale. La si trova ovunque, in diversi locali e in tutte le case bulgare. 

La Bulgaria è una destinazione molto interessante, tutta da scoprire. Non è conosciuta così tanto come territorio, ma merita di far parte della lista dei desideri di ogni turista. Si affaccia sul Mar Nero e offre bellezze naturali, tradizioni e cultura di grande rilievo anche a livello architettonico. In più, si dimostra alla portata di tutti come budget da investire.

Un’occasione d’oro per conoscere usi e costumi, compreso l’aspetto enogastronomico nel quale rientra pure la Rakia, liquore tipico del posto. E tralasciando il concetto di superalcolico questa bevanda è sempre presente in Bulgaria; sulla tavola di tutti i giorni. 

Ricordati anche di visitare l’articolo dedicato ai migliori ristoranti di Sofia in cui assaggiare la tipica cucina locale durante la tua vacanza.

Storia della Rakia bulgara


La produzione di Rakia deriva probabilmente dall’Asia, quando secoli fa è stata importata nella penisola balcanica. Tuttavia, il termine “Rakia” ha origine araba. In special modo, in Bulgaria, si fa risalire il suo uso con la scoperta di un particolare frammento dell’XI secolo che apparteneva ad un recipiente utilizzato per la distillazione. 

Molte sono le teorie sull’origine di questa bevanda alcolica, in effetti alcuni storici indicano come inizio della sua produzione il XVI secolo, altri invece sono sicuri che la Rakia è stata creata per la prima volta proprio in Bulgaria.

Caratteristiche della Rakia


La Rakia bulgara viene chiamata anche “acqua di fuoco” e vanta una gradazione alcolica intorno ai 60/80%. Questo distillato si beve non soltanto in Bulgaria, ma anche in Albania, Montenegro, Croazia e in tutti i Balcani. La caratteristica principale della Rakia è racchiusa nella sua composizione, perché si ottiene dalle prugne oppure dall’uva, e si consuma come aperitivo oppure a fine pasto. 

Viene servita in segno di ospitalità, tanto che all’ospite di turno si porge un bicchierino piccolo di Rakia da bere lentamente. Infatti, nonostante le dimensioni ridotte del bicchiere non deve essere bevuta tutta in un fiato, ma ha bisogno di essere degustata. 

Degni di nota sono i distillati di albicocche o rosa usati proprio come materia prima per la distillazione. La Rakia di rose si produce nella Valle delle Rose e vanta un gusto ricco e soave, mentre la Rakia alle prugne viene bevuta nella Bulgaria centrale. Quella all’albicocca invece, molto più aromatica, viene prodotta vicino al Danubio. 

È d’uso comune aggiungere anche miele e noci e altre erbe per ottenere un liquore davvero speciale. Inoltre, è bene sapere che la Rakia assomiglia alla grappa italiana ed è trasparente o lievemente giallina. 

Questo superalcolico si produce anche in casa, nei villaggi o nelle città e può raggiungere il 60% di ABV, mentre quello industriale si aggira intorno al 40%. La Rakia viene servita con verdure fresche, ma alcune persone non del posto aggiungono un goccio d’acqua. Si, perché la Rakia fatta in casa, senza aggiungere acqua, è destinata a persone sane e non deboli di cuore.

Altra caratteristica interessante è quella di poterla riscaldare con del miele in inverno oppure raffreddarla in frigorifero in estate. I turisti che vanno in Bulgaria devono ricordarsi che i bulgari sono dei bevitori incalliti e quindi è buona cosa non imitarli.

Inoltre, fra le varie curiosità è bello sottolineare che per i fan della Rakia viene allestito un Rakia Fest a Sofia nel mese di dicembre di ogni anno, dove si radunano i produttori del pregiato distillato provenienti da tutta la Bulgaria.

Come preparare la Rakia


Per ottenere dell’ottima Rakia bisogna distillare la frutta fermentata come uva, pere, prugne, mele noci o fichi. La preparazione avviene quindi con frutta matura e fermentata da alcune settimane. La stessa poi viene passata in una pentola di rame dove cuoce per 2/3 ore. In seguito, il composto dovrà bollire nuovamente in un alambicco che raccoglie tutti i vapori alcolici. Questi ultimi raffreddandosi cambiano il loro stato fisico per trasformarsi in liquore.

La Rakia tipica è una bevanda preziosa, molto alcolica, che di solito si ottiene per doppia distillazione e viene servita pura, da assaggiare lentamente in compagnia.

Le diverse qualità della Rakia si possono sentire al palato con facilità dato che questo distillato è ricco di aromi floreali e fruttati. 

A Sofia vengono offerti talmente tanti tipi diversi di Rakia da avere la sensazione che la vita è troppo breve per provarli tutti. In effetti, è meglio adottare un piano intelligente siccome bere Rakia al mattino viene considerato in quei luoghi come un rituale quasi obbligatorio per la longevità. 

Ecco allora i vari gusti: Rakia al miele, alla ciliegia, alla mela, all’albicocca, alla prugna,  alla pera, all’uva e al lampone; l’importante è lasciar passare del tempo tra una degustazione e l’altra in modo da dare valore ai distinti sapori.

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